Potenziare ulteriormente gli ecosistemi già radicati sul territorio per attrarre sempre più investimenti esteri, con l'obiettivo di rendere la Lombardia l'habitat ideale per lo sviluppo di progetti innovativi, in grado di generare indotto e posti di lavoro. La nuova strategia della Regione è stata presentata ieri dal governatore Attilio Fontana e dall'assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi.
Ad oggi, Palazzo Lombardia ha supportato l'arrivo di oltre 600 aziende estere, 71 delle quali ha già avviato progetti di investimento, concentrati in settori come semiconduttori, Industria 4.0, biotecnologie e farmaceutico che hanno portato a 3.744 assunzioni. Soltanto nel 2024 la Lombardia ha catalizzato 96 progetti di investimento su 249 complessivi in Italia, con un trend in continua crescita: "Da questo punto di vista abbiamo una media molto superiore rispetto a quella italiana - ha detto Guidesi -, ma è anche vero che abbiamo un grande potenziale, se ci paragoniamo agli altri territori che, insieme a noi, contribuiscono al Pil europeo". Margini d'azione su cui lavorare. Per questo motivo "abbiamo definito questa pianificazione - ha aggiunto - Vogliamo accogliere a braccia aperte chi vuole investire in Lombardia". La strategia promossa da Guidesi si snoda su tre direttrici principali: attrarre investimenti ad alto valore aggiunto in settori chiave; supportare le imprese in tutte le fasi dell'investimento attraverso dei tutor regionali e promuovere l'immagine della Lombardia nel mondo con una nuova strategia comunicativa, anche sui social. Un approccio che punta a trasformare la Regione in una piattaforma in grado di ospitare idee e capitali. Tra gli obiettivi c'è anche arrivare a creare un'agenzia regionale dedicata all'attrazione di investimenti esteri. "Vogliamo garantire un supporto importante a chi fa impresa e crede nelle potenzialità della Lombardia. Siamo il luogo dove le idee possono trasformarsi in iniziative concrete" ha sottolineato Fontana che ha auspicato una "lombardizzazione" dell'Italia. "Se questo nostro modello venisse esportato al resto del Paese, danni non ne creerebbe...".
Nel week-end a Pontida è stata presentata la carta della Lombardia voluta dal segretario regionale del Carroccio Massimiliano Romeo. Un documento che vuole combattere quei "limiti burocratici" imposti da Roma e che va nella direzione proprio di "eliminare le ingiustizie nei nostri confronti - ha spiegato Fontana - Dove le cose funzionano, si cerca di creare delle difficoltà per rallentare la corsa e avvicinare chi purtroppo sta andando più lentamente, una politica sbagliata". Dal "sacro suolo" di Pontida, secondo Fontana esce una Lega "forte e rinforzata, innanzitutto su quelli che sono i suoi valori fondamentali. Perché noi non dobbiamo dimenticare le ragioni che hanno portato me e tanti altri militanti leghisti a fare politica". I valori della Lega, ha avvertito Fontana, "non possono essere derogati".