Lisbona ha una luce particolare, un azzurro intenso che custodisce la città dentro a una cupola celestiale. A pochi chilometri dal centro della capitale lusitana, le onde dell’Oceano Atlantico si infrangono su scogliere primordiali, selvagge e romantiche. Osservando il lontano e sconfinato orizzonte ci si può perdere nella nostalgia. Un sentimento non caro a Volkswagen, che nello stabilimento portoghese di Palmela costruisce tanto il presente quanto il suo futuro. In questa fabbrica moderna, inaugurata nel 1991 grazie alla joint-venture con Ford (terminata nel 1999), prende forma la Volkswagen T-Roc, il SUV più venduto in Europa. La fortunata prima generazione che ha debuttato nel 2017 e ricevuto un sostanzioso restyling nel 2021, è al passo d’addio.
Le sue linee produttive cesseranno di muoversi a dicembre di quest’anno, dopo oltre 2 milioni di esemplari. Ma niente paura, la sua erede è già fra noi. La seconda generazione di T-Roc promette di replicarne il successo, grazie a un design contemporaneo, miglioramenti tecnici e dinamici, oltre a motorizzazioni ibride fino ad ora sconosciute. Sulle affascinanti strade portoghesi abbiamo potuto provare questo nuovo modello made in Europe.
Come cambia il design
Parliamoci chiaro, il T-Roc che abbiamo conosciuto finora ha sempre avuto qualcosa di rassicurante. Forme scolpite, quasi monolitiche, marcatamente tedesche nella loro geometria razionale. Stavolta la musica cambia. La nuova VW T-Roc assume connotati più dinamici, fluidi e una silhouette molto aerodinamica. Quest’ultimo aspetto viene suffragato anche dai numeri, dato che il Cx passa 0,29, facendo un piccolo balzo in avanti. Tralasciando i freddi dati, il design del nuovo SUV teutonico ci racconta di una vicinanza con le ultime creazioni della Casa di Wolfsburg, specialmente nel taglio dei gruppi ottici anteriori che strizzano l’occhio ai vari Tiguan e Tayron.
Ciò che è comune con la prima variante è la modanatura che si estende dal montante A al C. Un elemento che allunga la linea del tetto e che viene denominato, a causa della sua forma, "mazza da hockey". Altrettanto inconfondibile è la spalla precisa, muscolosa e pronunciata sopra il passaruota posteriore. Al posteriore, invece, abbiamo un taglio in stile coupé, soluzione che innalza notevolmente il senso di sportività. Infine, i fari a LED Plus e quelli a LED Matrix IQ.LIGHT più performanti, nonché il listello a LED perimetrale delle luci diurne, donano a questo SUV compatto un carisma graffiante. Il logo Volkswagen retro illuminato, invece, proietta questa creatura in un campo futuristico.
Le dimensioni crescono
Costruita sulla consolidata piattaforma modulare trasversale MQB evo, la nuova Volkswagen T-Roc cresce nelle dimensioni. La lunghezza complessiva tocca quota 4.373 mm, esattamente 122 mm in più rispetto al modello precedente. Il passo, invece, è stato portato a 2.629 mm (+39 mm). Questo accrescimento va a vantaggio del comfort dei passeggeri, che hanno più spazio per le gambe, specie nelle sedute posteriori. Infine, anche il bagagliaio ha avuto un incremento di capacità: 475 litri (+30 litri).
Dimensioni in sintesi:
- lunghezza: 4.373 mm;
- larghezza: 1.828 mm;
- altezza: 1.562 mm;
- passo: 2.629 mm.
Interno moderno
Il design della plancia ha un aspetto lineare dallo sviluppo orizzontale. Quello che più si evince rispetto al recente passato è il cambio di paradigma a livello qualitativo, portato a un gradino superiore. Realizzata con una nuova struttura in tessuto morbidamente imbottita e di alta qualità, riduce in modo affidabile l'abbagliamento nel parabrezza. Il Digital Cockpit da 10’’ posto di fronte al guidatore offre una miriade di informazioni utili alla guida, specialmente negli allestimenti top di gamma, mentre lo schermo touch da 12,9’’ collocato al centro del cruscotto è un punto di comando vitale.
Con il tocco di un dito si possono gestire svariate applicazioni, dalla navigazione all’intrattenimento. Mancano i tasti fisici del climatizzatore che, forse, qualcuno potrebbe persino rimpiangere. Nel tunnel centrale, invece, è collocata una piattaforma per la ricarica a induzione dello smartphone, con ventilazione inclusione. Presente anche un simpatico rotore con il quale si può alzare o abbassare il volume dell’impianto audio o, in alternativa, selezionare le varie modalità di guida presenti, compresa quella più sportiva.
Arriva l’elettrificazione
La grande novità per la novella T-Roc è l’introduzione in gamma delle motorizzazioni elettrificate, totalmente assenti finora. Dunque, al debutto sono disponibili due varianti del motore 1.5 eTSI mild hybrid a 48 V. Le potenze sono 116 CV (85 kW) e 150 CV (110 kW), entrambe dotate di tecnologia avanzata: recupero di energia in frenata, modalità di veleggiamento con motore spento e disattivazione di due cilindri per ridurre ulteriormente consumi ed emissioni. A supportare il quattro cilindri turbo a geometria variabile c’è un boost elettrico da 56 Nm, fornito dall’alternatore-starter a 48 V, particolarmente utile nelle partenze in salita.
Nel 2026, poi, la famiglia si amplierà con due nuovi sistemi ibridi. Arriverà il 2.0 eTSI mild hybrid a 48 V, abbinato alla trazione integrale 4MOTION, inizialmente in versione da 204 CV (150 kW). Successivamente debutterà la nuova T-Roc R 4MOTION, ancora più potente e sviluppata dal reparto Volkswagen R. Nello stesso anno saranno introdotti anche due nuovi full hybrid 1.5 a trazione anteriore, da 136 CV (100 kW) e 170 CV (125 kW). Quest’ultimi completamente inediti e tutti da scoprire.
Come va su strada
Dunque, è venuto il momento di capire come va su strada questa nuova Volkswagen T-Roc, nella fattispecie la 1.5 eTSI da 150 CV, nell’allestimento R-Line. Appena affondi il pedale, l’accelerazione non ti strappa, ti accompagna. È progressiva, quasi educata nel modo in cui costruisce la spinta, ma dietro questa buona creanza c’è la prontezza del mild-hybrid e il lavoro impeccabile del cambio automatico DSG a 7 marce, sempre un passo avanti rispetto ai tuoi pensieri. In curva la T-Roc R-Line si fa valere. L’assetto dedicato si sente eccome: l’auto rimane piatta, obbediente, con quella rigidità ben calibrata che non urta mai ma rende tutto più diretto, più vivo. Eppure il comfort rimane da riferimento. Anche a velocità da autostrada, il SUV filtra, assorbe, cuce la strada sotto di sé.
Solo un leggero fruscio dagli ampi specchietti laterali rompe la perfezione acustica, ma ci vuole l’orecchio teso per accorgersene davvero. Durante il nostro test, oltre 100 km a ritmo da codice, il nuovo 1.5 mild-hybrid si è confermato un partner solido e brillante: mai incerto, mai pigro. Consumo medio: 16 km/l, esattamente in linea con il dichiarato. E il sound? Un piccolo piacere inatteso: garbato, sì, ma con quel filo di carisma che dà personalità a ogni ripresa e cambio marcia, a ogni momento in cui la T-Roc decide che è il momento di farsi notare.
Nuova Volkswagen T-Roc: listino prezzi e allestimenti
La nuova Volkswagen T-Roc è distribuita in Italia in tre allestimenti, così suddivisi:
- Life: il quale offre già una dotazione completa comprensiva di ACC con regolazione automatica della distanza, retrocamera e il nuovo sistema di infotainment con display da 12,9 pollici;
- Style: la versione più elegante della gamma che punta sul comfort raffinato grazie a sedili con funzione massaggio, illuminazione d’ambiente, loghi Volkswagen illuminati e cerchi da 18" che ne definiscono il carattere premium;
- R-Line: è quello sportivo di punta, con cerchi da 18", paraurti dedicati in stile R e sedili sportivi comfort, pensati per unire sostegno e comodità.
Per quanto riguarda i prezzi si parte da 33.900 euro fino ad arrivare ai 41.350 euro della vettura protagonista della nostra prova.

