Al tempo stesso popolare e sofisticata, la voce di Ornella Vanoni ha conquistato tutti. Nel 1953 era già iscritta all'Accademia del Piccolo Teatro di Strehler (che presto se ne innamorò).
Nel 1959 canta al prestigioso Festival dei Due Mondi di Spoleto. Era già famosa come interprete delle canzoni della malavita, un repertorio che Strehler le aveva cucito addosso con l'aiuto di letterati come Pasolini. Nel 1960 incontra Gino Paoli, un grande amore e un'unione artistica durata fino ai nostri giorni. Me in tutto il mondo è il primo brano di Paoli interpretato dalla Vanoni. In seguito approda a Broadway e conduce in tv "Studio Uno".
A metà degli anni Sessanta, un nuovo amore musicale: la musica brasiliana. L'appuntamento di Roberto Carlos vende 700mila copie. L'amore per la bossa nova la porta a incidere, con mostri sacri come Vinicius de Moraes e Toquinho, il disco forse più bello: La voglia la pazzia l'incoscienza l'allegria.
Difficile raccontare in poche parole la travolgente carriera della Vanoni durante gli anni Settanta, dalla Tv con Gigi Proietti alle collaborazioni con Gepy & Gepy e soprattutto il doppio album Io dentro io fuori insieme agli sperimentali New Trolls. Negli anni Novanta e nel nuovo millennio, la Vanoni ha inciso molto, avvicinandosi con successo alle nuove tendenze, creativa fino alla fine.
Oltre al disco dedicato a Burt Bacharach, resta memorabile il concerto del 2004 all'Auditorium Parco della Musica insieme a Paoli per festeggiare il loro 70esimo compleanno.

