"Una vergogna assoluta". Matteo Salvini tuona appena la conversazione tocca il tema della famiglia che vive nei boschi d'Abruzzo. Indossa giacca a vento e jeans. Un sabato dedicato ai figli a Milano dopo quindici giorni di lontananza. E stasera sarà a San Siro per Inter-Milan "Al derby si va con la maglia del Milan" allarga il sorriso. Ma poi si rabbuia: "Per anni ci hanno martellato con l'ideologia green. E adesso che c'è una famiglia che vive a emissioni zero, le tolgono i figli. È il cortocircuito di certa magistratura e di certa sinistra".
Onorevole Salvini, lei è furibondo sulla vicenda dei tre bambini di Chieti sottratti ai genitori. La premier Meloni e il Guardasigilli Nordio valutano l'ispezione. È diventata una questione di governo o resta circoscritta alle singole sensibilità di premier e ministri?
"L'uso della forza ai danni di una famiglia perbene, con tre bambini felici sottratti alla cura ed agli abbracci di mamma e papà, è un fatto di una gravità assoluta. Milioni di italiani, a prescindere da come votano, sono increduli, sconcertati, arrabbiati e preoccupati. Desidero incontrare i genitori nei prossimi giorni e ho sentito più volte il loro avvocato, non mi fermerò e non sarò tranquillo fino a che quei bimbi non saranno tornati a casa".
I magistrati ritengono di avere motivato pienamente il provvedimento di affido dei minori a una comunità. Che cosa la porta a contestare l'azione dal punto di vista giuridico? Ha fatto discutere il suo riferimento alla comunità rom, spesso risparmiata da interventi e controlli.
"La legge è uguale per tutti? Non scherziamo, certa gente è arrogante con i deboli e assente con i furbi. Ho visitato giorni fa un immenso campo Rom a Giuliano, vicino a Napoli, e ho documentato una situazione di incredibile degrado. Decine, forse centinaia di bambini sporchi, alcuni al freddo in mutande o coi vestiti strappati, senza acqua e senza luce, in mezzo a rifiuti e sporcizia, nel degrado e nell'abbandono. Ai genitori della campagna di Palmoli si rimprovera di non avere un bagno in casa, quei piccoli Rom il bagno non ce l'hanno proprio. Catherine e Nathan parlano 5 lingue, la casa e il terreno li hanno pagati di tasca propria, hanno lavorato e lavorano onestamente. In quel campo Rom, occupato illegalmente, molti non lavorano, altri rubano. E assistenti sociali e giudici a chi hanno portato via i bambini? A due persone perbene, colte ed educate, colpevoli solo di aver scelto una vita lontana dal caos. Qualche volta, chi decide della vita degli altri esprime una grande sensibilità e comprensione per temi quali utero in affitto, famiglie arcobaleno, migranti: voglio sperare ci sia serenità di giudizio quando deve decidere su una mamma e un papà".
Al di là di questo caso, ritiene che esista un'invasività delle toghe anche nella sfera familiare? Nasce da questo il suo disagio?
"Migliaia di bambini vengono sottratti alle loro famiglie e chiusi per anni in case famiglia spesso solo per business, per una questione economica o peggio ancora ideologica. L'educazione dei figli spetta alle famiglie, troppo spesso assistenti sociali e giudici dei Tribunali per i Minorenni, impreparati o ideologizzati, fanno dei danni che nessuno potrà più riparare. I tre bimbi che vivevano nella natura in Abruzzo sono stati maltrattati? No. Stavano bene, sono educati, curiosi e felici? Sì. I loro genitori hanno scelto l'Italia per fare una vita che era quella che facevano molti dei nostri nonni. Tutto qui. Condivisibile o meno, non c'erano degrado, abbandono o violenza, Solo pochi giorni fa una madre ha sgozzato il figlio di 9 anni, dopo essere stata ritenuta idonea a vederlo da sola nonostante gli allarmi del padre. Per quel povero bimbo qualcuno pagherà? Ovviamente no. Da una parte abbiamo avuto una valutazione troppo permissiva e distratta, contro la famiglia del bosco invece un giudice ha mandato decine di Carabinieri, come fossero delinquenti".
Riflettiamo sulla particolarità di una vicenda dove tre bambini vivono e vengono educati quasi fuori dal mondo. Come padre e politico quali criticità coglie?
"Chi sono io per giudicare quei genitori? Se si rispetta la legge, ognuno può fare ciò che vuole. Dobbiamo avere tutti la tivù in casa? L'aria condizionata ed elettrodomestici ultimo modello? A giudicare dal proliferare di baby gang e maranza nelle nostre città, forse il rischio psichico non lo corrono quei tre bimbi che crescono a contatto con la natura, ma piuttosto chi cresce nel branco, nell'opulenza e nell'arroganza delle nostre città".
Il caso Chieti le offre spunti sul referendum sulla separazione delle carriere dei magistrati oppure resta soltanto un controverso caso di cronaca?
"La riforma della giustizia è giusta, urgente e necessaria a prescindere dalla vicenda di Palmoli o di Garlasco. Chi accusa e chi giudica deve avere formazione e carriere diverse, le correnti politiche non devono più influenzare nomine o promozioni. Negli ultimi trent'anni sono stati più di 30.000 gli italiani mandati ingiustamente in carcere. Quasi 1.000 innocenti in galera ogni anno, tre al giorno. Col referendum di marzo, i cittadini potranno finalmente dire di Sì a un cambiamento atteso da anni".
Fino a domani si vota in Veneto, Campania e Puglia per le Regionali È ipotizzabile un minimo effetto legato a battaglie come questa?
"Milioni di cittadini oggi e domani voteranno Lega e centrodestra per il buongoverno del Veneto e per avere sanità e servizi migliori in Puglia e in Campania, a prescindere dalla vergogna di Palmoli. Sono certo che la Lega avrà un grande risultato. Certo, a proposito della vergognosa sottrazione di quei tre bimbi, il silenzio della sinistra è imbarazzante, vergognoso, spietato".
Il caso Garofani, il caso Garante-Report. Lei vede un filo unico che lega tante trame ritenute ostili dal governo e dal centrodestra?
"Non voglio crederlo".